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Art. 7/1b CORSO DI DIPLOMA SPECIALISTICO DI II LIVELLO (CDSA)

1 - I Corsi di diploma specialistico di II livello perseguono l’obiettivo di assicurare allo studente una formazione di livello avanzato per la piena padronanza di metodi e tecniche artistico-culturali per l’acquisizione di competenze disciplinari specifiche e per l’esercizio di attività di elevata qualificazione professionale.
2 – La durata normale di un corso di Diploma specialistico di II livello è di 2 anni aggiuntivi a quelli del diploma di I livello, per un totale di 120 CFA.

 

 

 

 


 

Art. 7/2b AMMISSIONE AL CDSA

1 – Per essere ammessi ad un corso di diploma specialistico di II livello occorre essere in possesso del diploma accademico di I livello o di laurea rispondente ai requisiti richiesti dal Corso di diploma specialistico, ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo dall’Accademia nel rispetto degli accordi internazionali.
2 – Per i corsi di diploma specialistico per i quali l’Accademia preveda una limitazione degli accessi, le modalità di ammissione sono disciplinate da una prova di accesso definita dal Regolamento di Corso e recepita nel Manifesto degli studi.
3 – Per i corsi di diploma specialistico per i quali non sia previsto alcun numero programmato di accessi, occorre essere in possesso dei requisiti curricolari definiti dal regolamento del corso di diploma specialistico
4 – I regolamenti di ogni corso diploma specialistico prevederanno i requisiti richiesti per l’accesso, compresi eventuali obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel I anno di corso
5 – Per l’ammissione al Corso di diploma specialistico di II livello, lo studente deve dimostrare il possesso di un’adeguata preparazione iniziale riguardante le conoscenze di base definite dalla struttura didattica competente, anche attraverso modalità di verifica da effettuarsi, ove necessario, attraverso prove o altri criteri di valutazione.
6 – Qualora lo studente abbia acquisito titolo di diploma di I livello con riferimento ad un “curriculum” pienamente riconosciuto dalla struttura didattica competente ai fini dell’iscrizione al corso di diploma specialistico, non è richiesta alcuna verifica.
7- La verifica è dovuta nel caso di studenti che abbiano acquisito il titolo di diploma o di laurea con altri “curricola” e i cui crediti non siano completamente riconosciuti ai fini del diploma specialistico.
8 – La struttura didattica competente indica specifici obblighi formativi aggiuntivi se la verifica non è positiva, con l’indicazione di modalità e tempi compresi entro la I annualità. Tali obblighi formativi aggiuntivi vengono assegnati anche agli studenti che siano stati ammessi al corso di diploma specialistico di II livello con una votazione inferiore ad un prefissato valore minimo.
9 – Allo scopo di consentire nei tempi dovuti le iscrizioni al Corso di diploma specialistico di II livello, lo studente può essere ammesso “con riserva” anche se consegue il titolo di I livello nell’ultima sessione dell’anno accademico precedente, purché al momento dell’iscrizione abbia terminato tutti gli esami e il conseguimento del titolo avvenga nell’ultima sessione dell’anno precedente. Ove ciò non accada l’iscrizione al corso specialistico decade.

 

 

 

 


 

Art. 7/3b CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA SPECIALISTICO

1 – Per conseguire il diploma specialistico di II livello lo studente deve aver acquisito 300 CFA, ivi compresi quelli acquisiti con il diploma di I livello e riconosciuti ai fini del diploma specialistico. Tali CFA sono comprensivi degli insegnamenti e delle altre attività formative come definiti dal regolamento del Corsi di diploma specialistico di II livello e recepito nel Manifesto degli studi.
2 – Per essere ammesso alla prova finale lo studente deve aver dimostrato la conoscenza della lingua inglese e di elementi di informatica per un numero di CFA previsti dai singoli ordinamenti di corso, qualora non siano già stati acquisiti nei corsi di I livello. Lo studente deve altresì aver svolto le attività stagistiche, tirocinali e/o seminariali, anche esterne, previste dallo specifico piano di studi del corso di diploma specialistico.
3 – La prova finale, di cui al successivo art. 18 del presente Regolamento, consiste nella presentazione di una produzione artistica originale integrata sotto l’aspetto laboratoriale, storico-critico e metodologico svolta sotto la guida di 2 relatori, uno per la parte artistico-laboratoriale, uno per la parte storico-critico-metodologica discussa pubblicamente davanti ad una commissione di almeno 5 docenti. I contenuti e i requisiti da soddisfare sono definiti dalla struttura didattica competente.

 

 

 

 


 

Art. 7/4b ISTITUZIONE E ATTIVAZIONE

1. Un corso di diploma specialistico di II livello viene istituito su proposta del Consiglio di Scuola competente. La proposta, comprensiva dell’ordinamento didattico, viene deliberata dal Consiglio Accademico.
2.Un corso di diploma specialistico di II livello istituito su proposta del Consiglio Accademico, acquisito il parere del CNAM e la relazione del Nucleo di Valutazione, è attivato con delibera del Consiglio di Amministrazione per quanto di sua competenza.
3.Un corso di diploma specialistico di II livello viene proposto sulla base di un progetto ove siano definiti:
e) la denominazione
f) gli obiettivi formativi specifici
g) il profilo professionale alla cui formazione il corso è finalizzato e gli sbocchi professionali
h) le dimensioni della potenziale domanda studentesca
i) le competenze di docenza necessarie e quelle disponibili
j) le risorse di personale, tecniche, edilizie e finanziarie necessarie e quelle disponibili
k) l’analisi dei costi diretti e indiretti nonché dei proventi attesi
4 – Ai sensi del comma 4 dell’art. 5 del DPR 212/05, in prima applicazione i corsi di diploma specialistico di II livello  sono attivati in via sperimentale, su proposta dell’Accademia previa approvazione degli organi ministeriali.

 

 

 

 


 

Art. 7/5b  VALUTAZIONE

1.L’Accademia provvede alla valutazione della qualità e dei risultati dell’attività didattica dei singoli corsi di diploma specialistico mediante:
a)la rilevazione in forma anonima dei giudizi degli studenti sui singoli insegnamenti e sulle prestazioni didattiche delle docenze:
b)l’analisi dei risultati conseguiti dagli studenti in termini di crediti annualmente acquisiti;
c)l’esame dei risultati complessivamente acquisiti ogni anno in termini di prove d’esame superate e di titoli rilasciati;
d)la valutazione di apprezzamento da parte delle strutture didattiche dei corsi di II livello;
e)tali verifiche sono esposte in una relazione annuale redatta a cura di ciascun Consiglio di corso.

 

 

 

 


 

Art. 7/6b ORGANI DEL CDSA

1.L’organizzazione, il coordinamento e il controllo delle attività didattiche e formative del corso di diploma specialistico di II livello sono affidate al Consiglio di corso di diploma specialistico avente il compito di:
- provvedere alla programmazione, al coordinamento e alla verifica dei risultati delle attività formative;
- proporre programmi dei singoli insegnamenti e delle varie attività formative e coordinarne lo svolgimento;
- proporre calendari delle attività didattiche, delle prove di profitto e delle prove finali
- formulare al Consiglio Accademico proposte in ordine all’utilizzo delle risorse;
- proporre la definizione e le modifiche dei regolamenti didattici di corso;
2.Il Consiglio di corso è costituito:
a) dai professori di I e II fascia che ricoprono un insegnamento del corso nonché dalla rappresentanza di 1 studente iscritto al corso designata dalla Consulta degli Studenti.
b) dal Presidente del corso, eletto tra i professori di I fascia, o in mancanza tra i professori di II fascia, per un periodo di 3 anni rinnovabile per non più di una volta consecutivamente.

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Art.7 CORSI DI DIPLOMA DI I LIVELLO

1 - I Corsi di diploma di I livello perseguono l’obiettivo di assicurare allo studente un’adeguata padronanza di metodi e tecniche artistico-culturali nonché l’acquisizione di specifiche competenze disciplinari e professionali garantendo altresì l’accesso a studi di II livello.
2 – Il percorso formativo previsto dai corsi di diploma di I livello è di norma di durata triennale.

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Art. 7/1a AMMISSIONE AL CORSO DI DIPLOMA DI I LIVELLO

1. Per essere ammessi ad un corso di diploma di I livello occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo conseguito all’estero riconosciuto idoneo dall’Accademia nel rispetto degli accordi internazionali.
2. Per i corsi di diploma per i quali l’Accademia preveda una limitazione degli accessi, l’ammissione è subordinata ad una prova definita dal Regolamento di Corso e recepita nel Manifesto degli studi.
3. Lo studente deve essere in possesso o provvedere all’acquisizione di un’adeguata preparazione iniziale riguardante conoscenze base definite dal Regolamento didattico del corso di diploma.
4. Il Regolamento didattico di corso definisce altresì le modalità di verifica del possesso della preparazione iniziale attraverso prove o altri strumenti di valutazione
5. Se la verifica non è positiva, la struttura didattica competente può indicare specifici obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare entro il I anno di corso.
6. Le strutture didattiche competenti possono proporre attività formative propedeutiche ai fini del conseguimento di un’adeguata preparazione iniziale, anche in collaborazione con gli istituti di istruzione secondaria superiore.

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Art. 7/2a CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA

1. Per conseguire il diploma di I livello lo studente deve acquisire 180 CFA, comprensivi degli insegnamenti, delle altre attività formative e delle prova finale secondo quanto definito dal presente Regolamento. Per essere ammesso alla prova finale lo studente deve aver dimostrato le conoscenze di base  della lingua inglese e di elementi di informatica, secondo modalità e per un numero di crediti definiti dagli ordinamenti didattici, e acquisiti attraverso il sostenimento di una prova.
2. La prova finale, di cui al successivo art. 18 del presente Regolamento, finalizzata ad accertare il raggiungimento degli obiettivi formativi del corso di diploma, consiste nella presentazione davanti ad una Commissione di almeno 5 docenti, di a) una produzione di carattere laboratoriale coordinata nell’ambito della disciplina d’indirizzo dello specifico corso di diploma sotto la guida di un docente responsabile;  b) un’elaborazione e conseguente esposizione di un saggio breve di carattere teorico predisposto in forma scritta o scrittografica sotto la giuda di un relatore.

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Art. 7/3a - ISTITUZIONE E ATTIVAZIONE

1. Un corso di diploma di I livello viene istituito su proposta del Consiglio di Scuola competente. La proposta, comprensiva dell’ordinamento didattico, viene deliberata dal Consiglio Accademico.
2. Un corso di diploma istituito su indicazione del Consiglio Accademico, acquisito il parere del CNAM e la relazione del Nucleo di Valutazione, è attivato con delibera del Consiglio di Amministrazione per quanto di sua competenza.
3. Un corso di diploma viene proposto sulla base di un progetto ove siano definiti:
a) la denominazione
b) gli obiettivi formativi specifici
c) il profilo professionale alla cui formazione il corso è finalizzato
d) le dimensioni della potenziale domanda studentesca
e) le competenze di docenza necessarie e quelle disponibili
f) le risorse di personale, tecniche, edilizie e finanziarie necessarie e quelle disponibili
g) l’analisi dei costi diretti e indiretti nonché dei proventi attesi.

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Art. 7/4a -  VALUTAZIONE

1. L’Accademia provvede alla valutazione della qualità e dei risultati dell’attività didattica dei singoli corsi di diploma mediante:
a) la rilevazione in forma anonima dei giudizi degli studenti sui singoli insegnamenti e sulle prestazioni didattiche delle docenze:
b) l’analisi dei risultati conseguiti dagli studenti in termini di crediti annualmente acquisiti;
c) l’esame dei risultati complessivamente acquisiti ogni anno in termini di prove d’esame superate e di titoli rilasciati;
d) la valutazione di apprezzamento da parte delle strutture didattiche dei corsi di II livello
2. Tali verifiche sono esposte in una relazione annuale redatta a cura di ciascun Consiglio di corso.

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Art. 7/5a -  ORGANI DEL CORSO DI DIPLOMA DI I LIVELLO

4. L’organizzazione, il coordinamento e il controllo delle attività didattiche e formative del corso di diploma di I livello sono affidate a:
a) Consiglio di corso di scuola avente il compito di:
- provvedere al coordinamento e alla verifica dei risultati delle attività formative;
- proporre programmi dei singoli insegnamenti e delle varie attività formative e coordinarne lo svolgimento;
- proporre calendari delle attività didattiche, delle prove di profitto e delle prove finali
- formulare al Consiglio Accademico proposte in ordine all’utilizzo delle risorse;
- proporre la definizione e le modifiche dei regolamenti didattici di corso;
5. Il Consiglio di corso è costituito:
a) dai professori di I e II fascia che ricoprono un insegnamento del corso nonché da una rappresentanza di 2 studenti iscritti al corso designati dalla Consulta degli Studenti.
b) dal Presidente del corso, eletto tra i professori di I fascia, o in mancanza tra i professori di II fascia, per un periodo di 3 anni rinnovabile per non più di una volta consecutivamente.

 

 

 

 

 


 

Art.1 FINALITA'

1. Il presente Regolamento didattico - di seguito denominato “Regolamento”- previsto dall’art. 10 del DPR 212/2005 che disciplina la definizione degli ordinamenti didattici delle Istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica a norma dell’art. 2 delle Legge n. 508/1999, e contemplato dall’art. 12 dello Statuto di autonomia dell’Accademia di Belle Arti di Firenze - di seguito denominata Accademia:

a) disciplina l’ordinamento degli studi dei corsi svolti nell’Accademia per il conseguimento dei titoli accademici aventi valore legale di cui all’art…. della Legge 508/1999;
b) definisce l’ordinamento degli studi dei corsi di diploma svolti dall’Accademia di cui all’art. 3 del DPR 212/2005;
c) detta i principi generali e fornisce le direttive dei corsi di studio svolti dall’Accademia in attuazione dell’art. 3 del DPR 212/2005;
d) disciplina la carriera accademica degli studenti;
2. Il presente Regolamento detta norme nelle materie di cui al comma precedente nel rispetto della normativa di legge inerente lo stato giuridico del personale docente stabilito dai CCNL.

 

 

 

 

 


 

Art. 2 CORSI DI STUDIO

1. L’Accademia organizza, ai sensi dell’art. 3 del DPR 212/2005 e dell’art. 12 dello Statuto, i seguenti corsi diretti al conseguimento di titolo di studio avente valore legale:
a) corsi di diploma di I livello (CDA)
b) corsi di diploma specialistico di II livello (CDSA)
c) corsi di specializzazione (CSA)
d) corsi di formazione alla ricerca (CFRA).
2. L’Accademia può organizzare i seguenti corsi di Master che comportano il rilascio di titolo accademico:
a) Master accademici di I livello (MA1)
b) Master accademici di II livello (MA2)
3. L’Accademia può organizzare altresì, ai sensi dell’art. 3 del DPR 212/2005, i seguenti corsi che non comportano rilascio di titolo avente valore legale, ma solo di un attestato accademico di frequenza o di partecipazione:
a) corsi di perfezionamento;
b) corsi di aggiornamento professionale;
c) corsi di preparazione agli esami di stato;
d) stages e seminari, anche in regime di collaborazione e scambio con altre istituzioni accademiche, artistico-culturali e universitarie in ambito nazionale ed internazionale;
e) corsi intensivi e di orientamento per studenti.
4. L’Accademia può inoltre organizzare altri tipi di corsi non in contrasto con la normativa vigente, con particolare riferimento:
a) ai corsi di aggiornamento del personale Tecnico Amministrativo
b) ai corsi rientranti nelle attività formative autogestite dagli studenti.
5. Le iniziative didattiche di cui ai precedenti commi sono istituite, attivate e gestite secondo procedure previste dallo Statuto, dal presente Regolamento e, per quanto compatibili, dalle disposizioni legislative e regolamentari vigenti.
6. Le iniziative didattiche di cui al commi 1, 2 e 3 sono organizzate e gestite dalle strutture didattiche di cui all’art. 5 del DPR 212/2005, all’art. 12 dello Statuto e al successivo art. 6 del presente Regolamento.
7. Le iniziative didattiche sono istituite e attivate su proposta delle strutture competenti con delibera del Consiglio Accademico; esse vengono altresì deliberate dal Consiglio di Amministrazione secondo quanto previsto dall’art. 19 dello Statuto.

 

 

 

 

 


 

Art. 3 CREDITI FORMATIVI ACCADEMICI

1. Gli ordinamenti didattici dei corsi e le attività didattiche dell’Accademia sono organizzati sulla base dei Crediti Formativi Accademici, di seguito denominati CFA, quale misura dell’impegno di apprendimento dello studente.
2. Per Credito Formativo Accademico s’intende la misura del lavoro di apprendimento, comprese le attività laboratoriali e lo studio individuale, richiesti ad uno studente in possesso di adeguata preparazione iniziale per l’acquisizione di conoscenze ed abilità nelle attività formative previste dagli ordinamenti didattici dei corsi di studio.
3. I CFA corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con la frequenza prevista alle attività didattiche e laboratoriali e con il superamento dell’esame o di altra forma di verifica del profitto secondo le modalità sancite dall’art. 10, comma 4, lett. d) del DPR 212/2005.
4. Al CFA corrispondono 25 ore di lavoro per studente. In relazione al forte l’impatto dell’attività laboratoriale nei corsi di studio dell’Accademia, con specifico DM possono essere determinate variazioni in aumento non superiore al 20% di tale quantità.
5. La quantità media di lavoro di apprendimento dello studente impegnato a tempo pieno negli studi accademici è convenzionalmente fissata in 60 CFA per anno, per un totale complessivo medio di 1500 ore di lavoro.
6. Gli ordinamenti didattici e i piani di studio devono essere costituiti su tale valore definito dall’art. 6 del DPR 212/2005.
7. I DM, determinando la frazione di impegno orario complessivo che deve essere riservata allo studio personale, alle attività di laboratorio o ad altre attività formative di tipo individuale, assegnano di norma, rispetto all’impegno di ciascun credito, alle lezioni teoriche il 30%, alle attività teorico-laboratoriali il 50%, alle attività di laboratorio il 100%
8. Ai sensi dell’art. 6 del DPR 212/2005, possono essere previste dalle strutture didattiche di cui al successivo art. 6, forme di verifica periodica dei CFA acquisiti al fine di valutare l’attualità dei correlati contenuti conoscitivi, nonché il numero minimo dei CFA da acquisire da parte dello studente in tempi determinati, diversificati per studenti a tempo pieno o contestualmente impegnati in attività lavorative.
9. In prima applicazione del presente Regolamento con DM, sentito il CNAM, sono individuate le corrispondenze tra i crediti acquisiti nel previgente ordinamento e i CFA previsti nei nuovi corsi.

 

 

 

 

 


 

Art. 4 ORDINAMENTI DIDATTICI DEI CORSI DI STUDIO

1. Gli ordinamenti didattici dei corsi di studio, definiti ai sensi dell’art. 5 del DPR 212/2005 determinano:
a) la denominazione del corso di studio;
b) il dipartimento di appartenenza;
c) gli obiettivi formativi specifici del corso di studio
d) i “curricola” in cui è eventualmente articolato il corso;
e) le regole di presentazione dei piani di studio individuali;
f) i crediti assegnati a ciascuna attività formativa o a ciascun settore disciplinare relativi alla formazione di base, alle attività caratterizzanti e alle attività affini e integrative di cui al successivo art….
g) le caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo di studio;
h) la preparazione iniziale richiesta agli studenti;
i) ove necessario, le modalità di accertamento della preparazione iniziale degli studenti che accedono ai corsi di diploma e ai corsi di diploma specialistico, ai corsi di specalizzazione anche ai fini della determinazione di eventuali obblighi formativi aggiuntivi nel caso la verifica non risulti positiva;
2. Ai sensi dell’art. 5 del DPR 212/2005, l’offerta formativa dell’Accademia è articolata nei corsi di vario livello afferenti alle Scuole. In sede di prima applicazione le Scuole sono individuate nella tabella A allegata al presente Regolamento. Con successivo regolamento ministeriale, sentito il CNAM, si provvede alle modifiche e integrazioni della tabella A, anche in relazione alle innovazioni didattiche connesse ai nuovo corsi di studio individuati in sede di programmazione e sviluppo del sistema.
3. Altresì, in prima applicazione i corsi di I livello, salvo quanto previsto dal comma 5 dell’art. 5 DPR 212/2005, sono istituiti nelle Scuole individuate nella tabella A allegata al presente Regolamento, in conformità ai criteri determinati dall’art. 9 del DPR 212/2005, mediante trasformazione dei corsi attivati anche in via sperimentale e nei limiti della risorse finanziarie derivanti dal contributo ministeriale e dal concorso di ulteriori finanziamenti di soggetti pubblici o privati. Tale trasformazione è disposta, su proposta dell’accademia, con DM che verifica la corrispondenza ai criteri di cui al citato art. 9 e l’adeguatezza delle risorse umane finanziarie e strumentali, sentito il CNAM.
4. Fino all’adozione del regolamento che disciplina i criteri generali per l’istituzione e l’attivazione dei corsi, i corsi di II livello, i corsi di specializzazione e i corsi di formazione alla ricerca sono attivati esclusivamente in via sperimentale, su proposta delle istituzioni, con DM che verifica gli obiettivi formativi e l’adeguatezza delle risorse umane, finanziarie e strumentali, sentito il CNAM.
5. I corsi sperimentali di specializzazione sono attivati con riferimento ad ambiti professionali creativo-interpretativo, didattico-pedagogico, metodologico-progettuale, delle nuove tecnologie e linguaggi, della valorizzazione e conservazione del patrimonio artistico.

6. I corsi di didattica finalizzati alla formazione degli insegnanti sono disciplinari secondo quanto previsto dalla Legge n. 53/2003 e dai relativi decreti della delega con apposito regolamento didattico.

 

 

 

 

 


 

Art. 5 REGOLAMENTI DIDATTICI DEI CORSI DI STUDIO

1. I criteri e le modalità di svolgimento delle attività formative sono disciplinate dal presente Regolamento.
2. I corsi di diploma accademico di I e II livello, i corsi di specializzazione, i corsi di formazione alla ricerca, i masters e i corsi di perfezionamento, e comunque ogni iniziativa didattico-formativa, sono disciplinati da un regolamento didattico del corso di studio che specifica gli aspetti organizzativi del corso medesimo.
3. Il regolamento didattico del corso di studio è proposto con delibera dell’organo collegiale della struttura didattica competente ed è approvato, sentita la Consulta degli Studenti, dal Consiglio Accademico e, per quanto di competenza, dal Consiglio di Amministrazione secondo il comma 2 dell’art. 18, lett. c) dello Statuto di autonomia.
4. Il regolamento didattico del corso di studio determina, nel rispetto della libertà d’insegnamento nonché dei diritti e dei doveri dei docenti e degli studenti, i seguenti aspetti:
a) l’elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative con le seguenti specificazioni per ciascun insegnamento o attività formativa:
- il settore disciplinare di appartenenza dell’insegnamento;
- il numero dei crediti formativi assegnati;
- gli obiettivi formativi specifici;
- l’eventuale articolazione in moduli;
- le precondizioni di accesso nonché le eventuali propedeuticità;
- la tipologia delle forme didattiche;
- la tipologia delle verifiche di profitto degli studenti.
b) la denominazione e la struttura dei “curricola” offerti agli studenti;
c) le regole sugli obblighi della frequenza.

 

 

 

 

 


 

Art. 6 STRUTTURE DIDATTICHE

1. Le struttura didattiche di cui si avvale l’Accademia sono le seguenti:
a) Le Scuole comprendenti i Corsi di diploma di I e II livello
b) I Dipartimenti
c) I Corsi di specializzazione
d) I Masters di I e II livello
e) I Corsi di Formazione alla Ricerca;
f) I Corsi di perfezionamento
2. Gli organi, le funzioni e le competenze di tali strutture sono definiti dal presente Regolamento nonché dai rispettivi regolamenti interni.

 

Sabato 5 giugno alle ore 17.30

inaugurazione

dell’esposizione a

LE PAGLIERE

Viale Machiavelli - Firenze

Curatori

Gianni Pozzi, Susanna Ragionieri, Laura Vecere

 

Continuano gli appuntamenti di StARTpoint/Accademia in mostra, grande evento espositivo realizzato e promosso dall’Accademia di Belle Arti di Firenze sotto il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Provincia di Firenze, con il contributo della Regione Toscana, in corso, nella sua seconda edizione, fino a mercoledì 16 giugno.

Sabato 5 giugno alle ore 17.30 inaugurazione dell’esposizione a Le Pagliere (Viale Machiavelli).

Il suggestivo spazio, nel parco dell’Istituto d’Arte di Porta Romana, accoglie un progetto speciale sviluppato in loco con un cantiereguidato da un professore di pittura, che avrà al centro del suo lavoro una riflessione sul tema dell’oggetto-memoria-ritratto. “Negli spazi monumentali e disadorni de Le Pagliere – dichiarano i curatori Gianni Pozzi, Susanna Ragionieri, Laura Vecere - trova collocazione il progetto dedicato dalla scuola di pittura di Adriano Bimbi a ‘Il volto delle cose’. Avviato durante l’anno passato come tappa particolare nell’ambito del lungo percorso di collaborazione fra l’Accademia di Belle Arti ed i comuni del Mugello, l’esposizione si arricchisce oggi di nuove presenze e lavori in rapporto alla suggestione del luogo”.

 

Alberto Gandolfi, "Miscela classica n.22", 2010, olio su tela

Alessandro Di Grande, "Aratro", 2009, inchiostro su tela

Andrea Ornani, "La moto di Annalisa", acrilico su tavola

Anna Capolupo, "Scarti", tecnica mista su tavola

Annalisa Betella, "Le radici del cuore", smalti su acciaio

Chiara Crescioli, "Trasfigurazione", 2010, olio su tavola

Mattia Colombo, "5 pezzi fragili", 2009, tempera su tavola

Liana Mkrtchyan, "Zuk n.4" 2009, olio e polvere di grafite su tela

Lorenzo Barbieri, "Occhiofinocchio", 2009, collage fotografico su cartonlegno

Selena Maestrini, "Guarnizioni", 2009, tecnica mista su cartone

Corinna Ferrarese, "Sidus-repetra" 2009, tecnica mista su tela

Giovanni Libro, "Morte del capitale", 2009, tecnica mista su tela


 

oasi_1

oasi_2

Elementi Primari di Paesaggio

Esposizione multimediale

Limonaia di Villa Montalvo, Campi Bisenzio

13, 14, 15 maggio 2010 ore 18 - 23.30

16 maggio 2010 ore 10 - 19

Progetto: gennaio - maggio 2010

Promotori: Comitato per le Oasi WWF dell’Area Fiorentina, Comune

di Campi Bisenzio, con il patrocinio dell’Accademia di Belle

Arti di Firenze

Obiettivi: far conoscere i materiali (‘elementi primari’) di questo

grande progetto di architettura del paesaggio; mostrare il ruolo

determinante del volontariato nella gestione delle varie fasi di

cantiere di questa imponente opera

Staff di Progetto

Responsabile: Prof. Umberto Borella e Prof.ssa Giovanna Fezzi

Progetto di Allestimento e Direzione Artistica: Prof Umberto Borella,

Docente e Coordinatore del Biennio - Dr. Carlo Scoccianti,

Direttore Oasi Stagni di Focognano

Collaboratori: Allievi del Corso di Progettazione e Cura degli Allestimenti

Artistici (Biennio Specialistico dell’Accademia di Belle

Arti di Firenze): Serena Andrei, Sara Arfanotti, Vincenzo Caccavale,

Matteo Ciardini, Barbara Cini, Paolo De Luca, Matteo

Ficozzi, Chiara Fucci, Giovanna Inzaina, Katia Leone, Giacomo

Luziani, Giacomo Minonna, Jacopo Misiano, Laura Nicolau,

Gianni Pettinari, Lorenzo Romano, Jacopo Sgobba, Liliana Troiano;

Volontari Oasi di Focognano: Pino Baggiani, Paolo Baldaccioni,

Stefano Berni, Franco Galeotti, Eva Pieroni

Video e Sound: Matteo Ficozzi, Giacomo Luziani, Dr. Carlo Scoccianti

Rendering: Barbara Cini, Katia Leone

Per informazioni: Prof.ssa Anna Luppi


 

 

 

 


 

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Aula del Cenacolo dell'Accademia di Belle Arti di Firenze

 

 

Presentazione del volume

 

I BUONI COLORI DI UNA VOLTA

 

Ricettario fotografico per conoscere e fabbricare pigmenti, leganti, vernici e materiali artistici antichi, direttamente dai trattati medieveli

 

di

Sergio Paolo Diodato

Docente di Restauro

 

Lunedì 3 maggio - ore 17

Aula del Cenacolo dell'Accademia di Belle Arti di Firenze

Via Ricasoli, 66    Firenze

 



 

Il volume, esito di un lungo lavoro di catalogazione e reperimento di numeroso materiale documentario, rappresenta uno strumento utilissimo per i restauratori per gli artisti descrive le principali tecniche pittoriche classiche: affresco, encausto, tempera su pergamena e su tavola, olio su tela e tratta principalmente la lavorazione e la composizione della materia dei leganti, dei pigmenti e dei coloranti antichi, le tecniche ed i metodi pratici, artigianali, originali, della loro fabbricazione in modo da permetterne agevolmente il rifacimento more antiquo.

L'autore attinge direttamente dal  materiale letterario medievale: eterogeneo, proveniente da quindici fonti antiche diverse per tempi, luoghi e autori  scegliendo citando traducendo e  riassumendo dai ricettari antichi (datati almeno dal 746 d.C. al 1646, ma anche da autori moderni e contemporanei), tutti i principali procedimenti; affiancati da circa 400 fotografie a colori che mostrano l'iter antico della fabbricazione.

A fondo pagina sono consultabili note esplicative e di approfondimento, con curiosità e notizie di carattere storico, religioso, filosofico, tecnico e tossicologico.

L'Autore

 

Sergio Paolo Diodato si è diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze col massimo dei voti.

Ha seguito le lezioni di Restauro del Prof. Paolo Gori e quelle del Prof. Edo Masini che fu Direttore del Laboratorio di Restauro della Soprintendenza alle Gallerie di Firenze.

Successivamente si è specializzato nel restauro dei dipinti su tela, su tavola e delle sculture lignee policrome e dorate nel Laboratorio–Scuola sito a Villa Manin di Passariano, al 2° Corso per restauratori, a ciclo quadriennale, promosso dalla Regione Friuli Venezia - Giulia con il coordinamento tecnico, scientifico e didattico dell’Istituto Centrale del Restauro di Roma.  Per oltre vent’anni ha lavorato in Italia come titolare della propria ditta di restauro e come collaboratore esterno per conto di committenze pubbliche e private.

Ha insegnato materie inerenti il Restauro e la Conservazione dei Beni Culturali presso istituti regionali e Accademie di Belle Arti statali.

Dal 2001 è titolare della cattedra di Restauro dei dipinti all’Accademia di Belle Arti di Firenze.


“Questo libro è uno strumento didattico pensato per i restauratori e per gli artisti. Nasce […] durante le lezioni tenute agli allievi del primo anno del Corso di Restauro dei dipinti antichi all’Accademia di Belle Arti di Firenze [...] e riporta le esperienze pratiche realizzate in laboratorio con e senza studenti.

Lo spunto del lavoro è dovuto al suggerimento di un allievo che, nel test anonimo per la valutazione del docente, a proposito dei libri di testo adottati e consigliati ha scritto: «Ci vorrebbe un testo in italiano, con un linguaggio semplice, che raccolga tutto il programma svolto». […]

Da questi motivi principali proviene il presente volume che non ha certo la pretesa di voler essere del tutto esauriente in un campo così vasto, bensì solo di poter mettere il lettore in grado di operare praticamente, come si faceva una volta, magari “facendogli venire la voglia” di lavorare, con le dovute cautele. […]

Il presente volume descrive le principali tecniche pittoriche classiche: affresco, encausto, tempera su pergamena e su tavola, olio su tela e tratta principalmente la lavorazione e la composizione della materia dei leganti, dei pigmenti e dei coloranti antichi, le tecniche ed i metodi pratici, artigianali, originali, della loro fabbricazione in modo da permetterne agevolmente il rifacimento «more antiquo» (cioè all’uso antico). Propone, a volte integralmente, del materiale letterario medievale eterogeneo, indubbiamente affascinante, proveniente da quindici fonti antiche diverse per tempi, luoghi e autori. Quando i brani sono abbastanza comprensibili essi sono appositamente presentati senza commento, ma in modo tale da formare un unico discorso che vorrebbe risultare, nei limiti del possibile, chiaro, coordinato e godibile. Per questo scopo sono stati scelti, citati, tradotti, riassunti e commentati dalle fonti, cioè da trattati e ricettari antichi (datati almeno dal 746 d.C. al 1646, ma anche da autori moderni e contemporanei), tutti i principali procedimenti, affiancati da circa 400 fotografie a colori che mostrano l'iter antico della fabbricazione (con “scorciatoie” moderne che abbreviano i tempi), permettendo al lettore di associare subito alla definizione del nome la materia corrispondente, cioè partendo dalla descrizione della materia prima fino ad arrivare al prodotto finito.

A fondo pagina sono consultabili note esplicative e di approfondimento, con curiosità e notizie di carattere storico, religioso, filosofico, tecnico e tossicologico”.

Sergio Paolo Diodato

 

 

MAKE ART NO WAR: intervista radiofonica del 28-12-09 a Angela Nocentini ed Edoardo Malagigi su controradio e video intervista a ROYA GHIASY

a questo link: Controradio Firenze display

 

buon ascolto e visione.

 

 

 

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espongono a Firenze

ALL' ISTITUTO DEGLI INNOCENTI SALONE BORGHINI PIAZZA SS ANNUNZIATA FIRENZE

Inaugurazione lunedi' 21 dicembre 2009 ore 18.00

la mostra rimarrà aperta

dal 22 Dicembre 2009 al 7 Gennaio 2010 feriali e festivi dalle 10.00 alle 18.30

chiuso il 25 Dicembre 2009 e il 1 Gennaio 2010

ingresso libero

con il contributo determinante:

dell' ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FIRENZE

 

con il supporto e la collaborazione di:

Provincia di Firenze - Comune di Firenze - Regione Toscana - Associazione Amici dell'Accademia - Patchworld - SPlendor of Florence -

Si ringrazia l'Istituto degli Innocenti per l'ospitalità

 

per informazioni:

3356841486 - 0553791225

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