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L'Accademia tra i mille luoghi aperti per le giornate FAI

on Mercoledì, 14 Marzo 2018 23:12

24 e 25 marzo, ore 10-17

La biblioteca, la cappellina affrescata da Giovanni da San Giovanni, le aule monumentali del Cenacolo e della Minerva e poi l'aula Ghiberti e quella di Pittura che fu di Giovanni Fattori.

Sabato 24 e domenica 25 marzo gli ambienti dell'Accademia di Belle Arti di Firenze saranno per la prima volta aperti al pubblico per le giornate FAI di Primavera, appuntamento con la cultura e le bellezze del nostro Paese, che si tiene ogni terzo weekend di marzo dal 1993, e che in 25 anni è riuscito a coinvolgere fino a 10 milioni di persone.

Un ricco itinerario quello fra i tesori nascosti dell'Accademia che ha visto collaborare a fianco della Delegazione FAI Firenze le docenti e storiche dell'Arte Cristina Frulli e Susanna Ragionieri.

Gli ambienti dell'Accademia di Belle Arti di Firenze testimoniano una storia antica – quella dello Spedale San Matteo, delle sue architetture di fine Trecento e delle sue pitture quattrocentesche – e una storia moderna – quella dell'istituto fondato nel 1784 dal Granduca Pietro Leopoldo come centro di istruzione artistica pubblico e gratuito, erede della Accademia delle Arti del Disegno. Degni di nota sono la biblioteca – con edizioni pregiate e stampe rare – e gli spazi nei quali sono disseminati gessi del Sette e dell'Ottocento tratti da capolavori del passato, come quelli che Antonio Canova fece realizzare dai marmi del Partenone appena giunti a Londra. Fu Felice Carena che negli anni Trenta del Novecento chiese ai suoi colleghi artisti un disegno per formare – a scopo didattico – una raccolta di grafica. Affreschi di Giovanni da San Giovanni di fresca vena popolare decorano la cappella eretta nel 1621 nel Palazzo della Crocetta e trasporta nel Settecento all'interno dell'Accademia.

Gli Iscritti FAI potranno inoltre visitare l'aula di pittura, che fu di Giovanni Fattori, dove saranno eccezionalmente visibili pregiati disegni del Novecento  e sarà data la possibilità di godere di un panorama inedito.

Le visite sono a cura degli apprendisti Ciceroni di alcuni licei fiorentini, in collaborazione con gli studenti del dipartimento di Comunicazione e Didattica dell'Arte dell'Accademia di Belle Arti di Firenze.

Per informazioni: sito web del FAI 

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