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Ricci, Carradori e Spinazzi: i primi docenti di scultura in tre monografie

on Monday, 25 November 2019 16:13

La presentazione venerdì 6 dicembre, ore 17.30, Sala del Cenacolo

Sono dedicati a Stefano Ricci, Francesco Carradori e Innocenzo Spinazzi i primi tre volumi della collana Maestri dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, curata da Sandro Bellesi.

Le monografie saranno presentate insieme agli autori - Sandro Bellesi per il volume su Stefano Ricci e Roberta Roani per i testi su Francesco Carradori e Innocenzo Spinazzi - venerdì 6 dicembre in Accademia (Sala del Cenacolo, ore 17.30) alla presenza di Carlo Sisi e Claudio Rocca, Presidente e Direttore dell'Accademia di Belle Arti, e dello storico dell'arte Ettore Spalletti.

I volumi offrono uno spaccato sull'operato dei primi tre docenti e maestri di Scultura dell'Accademia fiorentina, i quali ne caratterizzarono profondamente gli indirizzi artistici tra Sette e Ottocento secondo gli orientamenti di stile più in voga nella moda del tempo: dal linguaggio tardo-barocco a quello neoclassico.

Innocenzo Spinazzi, primo titolare della prima cattedra di Scultura istituita nel 1784 al momento della fondazione dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, fu lo scultore più amato dagli Asburgo Lorena nell'ultimo quarto del Settecento. A lui si legarono le commissioni artistiche più ambite della corte granducale, connesse in gran parte a restauri di statue antiche e a opere di sua invenzione formulate su eleganti caratteri di matrice tardo-barocca.

Alla morte di Spinazzi, avvenuta nel 1798, l'incarico di insegnante di Scultura passò a Francesco Carradori, maestro esperto come il suo predecessore nel restauro delle statue archeologiche e ideatore di raffinate composizioni sacre e profane. A Carradori spettò, nel 1802, la cura e la pubblicazione di un importante manuale delle tecniche scultore, corredato da illustrazioni esplicative a stampa, rimasto per molto tempo un testo fondamentale per lo studio delle arti plastiche in Italia e in gran parte d'Europa.

In seguito alla morte di Carradori, l'incarico di titolare della cattedra di Scultura dell'Accademia pervenne a Stefano Ricci, già nominato dai primi anni dell'Ottocento sotto-maestro di Scultura. Con Ricci, lo scultore neoclassico più importante della Toscana e molto stimato dai grandi statuari Antonio Canova e Bertel Thorvaldsen, assistiamo a svolte significative negli indirizzi artistici seguiti all'interno della scuola, indirizzi ormai orientati verso la nouvelle vague europea.

In basso, in ordine di apparizione:

Innocenzo Spinazzi, La Fede, Firenze, Santa Maria Maddalena de' Pazzi
Innocenzo Spinazzi, Angelo, Firenze, Museo dell'Opera del Duomo
Francesco Carradori, Busto di Pietro Leopoldo d'Asburgo Lorena, Firenze, Accademia di Belle Arti, Chiostro
Francesco Carradori, Bacco e Arianna, Firenze, Galleria Palatina
Stefano Ricci, Apollo e Giacinto, Firenze, Galleria d'Arte Moderna
Stefano Ricci, Cenotafio a Dante Alighieri, Firenze, Santa Croce

Stefano Ricci, Monumento funebre di Vincenzo Mazzoni, Prato, San Francesco, Chiostro

 

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